La miglior conclusione auspicabile: il pagamento dei debiti da parte dell’esecutato e il mantenimento dell’immobile. A differenza delle solite operazioni a Saldo e Stralcio, in questo caso i debiti sono stati pagati tentando di vendere un altro immobile del debitore, ma alla fine non è stato necessario vendere nemmeno quello.

Ma cosa è accaduto:

Il debitore ha contratto un debito con la Banca Popolare di Sondrio, a causa di un mutuo ipotecario e due chirografari non pagati dalla società di cui era amministratore unico.

Il totale dei debiti ammontava a circa € 174.000,00, senza conteggiare gli ultimi interessi maturati e le spese di avvio della procedura esecutiva. Il valore immobiliare era pari a €120.000,00.

Il creditore non era garantito dall’immobile pignorato ma avrebbe potuto aggredire altri beni del debitore ed i suoi garanti, quindi la difficoltà di questo Saldo e Stralcio risiedeva proprio nelle ampie garanzie dello stesso creditore.

Fin da subito abbiamo tentato di ricavare la provvista necessaria all’estinzione del debito, con la vendita di altri immobili di proprietà ma non c’è stato verso di trovare un acquirente, salvo alcuni sciacalli che volevano acquistare i beni a cifre ridicole.

Abbiamo puntato quindi a vendere uno degli appartamenti affittati, ad una famiglia che ci viveva da anni ed era intenzionata già da tempo ad acquistarlo, ma nemmeno in questo caso c’è stato verso di arrivare a rogito, nessuna banca ha voluto concedergli il mutuo.

I mesi sono passati inesorabili ed il credito è stato ceduto attraverso una *cartolarizzazione da Banca Popolare di Sondrio a Prelios, costringendoci a riprendere le trattative da capo con il nuovo gestore.

Erano tutti segnali che indicavano palesemente che avremmo dovuto intraprendere una strada diversa, infatti ciò che era accaduto era un’opportunità e dovevamo essere solo in grado di saperla cogliere.

Come si è conclusa questa vicenda?

Dopo più di due anni, tanto è durata questa consulenza, la famiglia del debitore e alcuni parenti, hanno raccolto il denaro necessario per l’estinzione della procedura, mentre noi abbiamo negoziato il debito con una riduzione di quasi il 40%.

Con questa trattativa stragiudiziale, abbiamo chiuso definitivamente i debiti e addirittura salvato l’immobile. Se avessimo aspettato ancora, sarebbe uscito il perito del tribunale e avrebbero pubblicato l’asta e se tanto mi da tanto, il prezzo finale di aggiudicazione, sommato all’ammontare totale dei costi relativi alla procedura avrebbero inficiato sicuramente sul closing della procedura stessa.

*Con la Legge n. 130 del 30 Aprile 1999 è stata introdotta anche in Italia una disciplina sulle operazioni di “cartolarizzazione” dei crediti, termine che traduce l’espressione giuridica inglese “securitization”.

Si tratta di una complessa operazione finanziaria che trova la propria origine nella cessione di crediti ma che poi si completa attraverso la costituzione di titoli basati sui crediti stessi, idonei ad essere emessi sul mercato finanziario. Più precisamente, i crediti sono ceduti a titolo oneroso da parte del cedente a favore del cessionario, il quale li acquista contro corrispettivo. Il cessionario, a sua volta, finanzia l’acquisto – eventualmente grazie all’intervento di un intermediario qualificato – con l’emissione di strumenti finanziari, collocati presso il pubblico, ovvero presso investitori professionali.