APPARTAMENTO IN VIA BRIGATA A CATANZARO (CZ)
DESCIZIONE DELL' IMMOBILE
Appartamento a Catanzaro in Via Brigata, della superficie commerciale di 100 mq. più annessa cantina al piano seminterrato.
Trattasi di appartamento posto al quinto piano con ascensore e costituito da due stanze principali, oltre ripostiglio, bagno, ingresso-disimpegno e balcone. La località corvo (via brigata), è una zona servita da prime necessità quali esercizi commerciali, strutture pubbliche e private e dal rinomato Palazzetto dello sport.
Cosa è successo!
Quando l’amministratore di condominio è dalla tua allora si può dire che sei già a metà dell’opera. Dopo avergli dettagliatamente spiegato, come avremmo potuto aiutare il debitore, ovviamente con la tecnica del “saldo e stralcio”, ha consentito fin da subito a farci parlare con il Riccardo (nome di fantasia).
A causa della morte della giovane moglie, Riccardo smise di pagare il mutuo e abbandonò l’appartamento, in quanto non riusciva a viverci per via dei ricorrenti ricordi di vita vissuta tra quelle mura con la moglie. Infatti quando abbiamo preso in carico la posizione, l’appartamento era disabitato da ben sei anni.
Lo stato di manutenzione era pressoché pessimo, stanze fatiscenti con svariati problemi, tra cui infiltrazioni dalla terrazza e scrostamenti vari e muffa sulle pareti. A completare lo stato di degrado, gli infissi rimasti aperti, che hanno fatto sì che colombe e piccioni facessero il loro nido. Per rendere l’idea, la ditta di pulizie che abbiamo incaricato ci ha impiegato ben 3 giorni per far tornare tutto verosimilmente decente!
Nel frattempo abbiamo preso contatti con l’unico creditore e imbastito quella che a prima vista sembrava essere una facile trattativa, ma che in realtà si è rilevata un’estenuante lotta a colpi di rialzi e ribassi. Fortunatamente dopo aver portato all’attenzione del creditore una serie di motivazioni più che valide, siamo riusciti a chiudere ad una cifra soddisfacente per tutti. Chiudiamo un debito di oltre € 110.000 a € 46.000.
Procediamo immediatamente con la ristrutturazione dell’appartamento e dopo 15 giorni, non male come tempistica considerato il mese di luglio, mettiamo subito in vendita l’appartamento.
Proprio mentre procedevamo all’’affissione degli annunci in un supermercato, una cassiera si è mostrata interessata, sia per il prezzo molto appetibile, che per la posizione dell’immobile. Il giorno dopo, al termine della visita la accompagniamo dal mediatore creditizio, la cui consulenza finanziaria da esito positivo. In 20 giorni ottiene la delibera e la proposta d’acquisto condizionata all’ottenimento del mutuo, si tramuta in preliminare di vendita.
Sembrava andasse tutto bene, ma non avevamo fatto i conti con il periodo estivo che ha rallentato la definizione della pratica affidata all’avvocato per l’autorizzazione del giudice tutelare. Abbiamo dovuto chiedere una proroga al gestore del credito, che fortunatamente è stata concessa e solo dopo aver avuto dal giudice tutelare l’autorizzazione che permetteva alla figlia di poter far vendere al padre, oppure dare la possibilità di procurare una terza persona, abbiamo potuto procedere con la successione.
Giusto per non farci mancare nulla, il giudice richiede una perizia giurata dell’immobile, per la quale incarichiamo un perito che fortunatamente ci fa avere quanto richiesto in dieci giorni. l’abbiamo. Tra vicissitudini varie, solleciti e organizzazione,riusciamo a fare l’atto di compravendita l’ultimo giorno utile prima che scadesse la delibera del mutuo e la proroga dello stralcio. Una corsa contro il tempo ( e molti ostacoli) che ci ha permesso di esdebitare un’altra famiglia.