APPARTAMENTO IN ZONA NOVOLI A FIRENZE
Oltre ad essere una questione di numeri e di strategia, un saldo e stralcio è anche l’atteggiamento con cui gestisci i rapporti con il debitore.
Dapprima abbiamo dovuto convincere l’ex coniuge, ma l’impresa più ardua è stata successivamente. quando abbiamo dovuto liberare l’immobile e non c’era verso di trovare un alloggio per il debitore, considerato anche che Firenze è una piazza difficilissima per reperire appartamenti in affitto.
La situazione debitoria prevedeva debiti con la Banca (credito ceduto), con il condominio (procedente) e l’Agenzia delle Entrate, così che trattati i primi due, abbiamo richiesto la rinuncia all’esecuzione a quest’ultima, in quanto non avendo iscritto ipoteca, non aveva i requisiti per dare impulso alla procedura, avendo rinunciato gli altri due creditori.
Più di 303.000 euro di debiti tra banca e condominio e quasi 70.000 euro con ADE. Ora, nel presentare l’offerta alla Banca abbiamo “toccato” determinati punti, abbiamo messo in evidenza alcuni aspetti importanti, in modo tale far comprendere che l’accordo sarebbe stato vantaggioso per entrambe le parti (si chiude solo se si raggiunge un accordo “win win“, dove ognuna delle parti esce dalla trattativa con la convinzione di aver ottenuto un buon accordo).
D’altro canto, non è sufficiente scrivere alla Banca una semplice lettera ed offrire una determinata somma sparata a caso. Questa è un’attività che teoricamente potrebbero fare tutti.
Scrivere una proposta efficace, significa motivare bene, valutando e soppesando tantissimi aspetti che solo l’occhio di un professionista specializzato può cogliere.
Nel frattempo, l’agenzia immobiliare a cui abbiamo affidato l’appartamento ha trovato un acquirente in pochissimi giorni e ciò ci ha permesso di organizzare con il loro notaio di fiducia un atto condizionato con avveramento della condizione sospensiva, ovvero l’estinzione della procedura).